Articolo 3 di 8 – Punti di Contatto tra il Kriya Yoga di Babaji e l’Induismo

Punti di Contatto tra il Kriya Yoga di Babaji e l’Induismo

Nonostante le sue affinità con il Buddismo, il Kriya Yoga di Babaji condivide diversi punti di contatto significativi con le tradizioni indù. Innanzitutto, il Kriya Yoga utilizza una terminologia che è ampiamente familiare all’Induismo, impiegando termini sanscriti come Yoga, karma, pranayama, asana e mantra per descrivere i suoi concetti e le sue pratiche. Questa familiarità linguistica facilita l’integrazione del Kriya Yoga nel contesto spirituale indiano e lo rende accessibile a coloro che hanno già familiarità con i concetti indù.

Inoltre, il Kriya Yoga di Babaji affonda le sue radici filosofiche nello Yoga Classico di Patanjali, una delle sei scuole filosofiche ortodosse dell’Induismo. Il sistema di otto arti dello Yoga di Patanjali, che include asana (posizioni fisiche), pranayama (controllo del respiro), pratyahara (ritiro dei sensi), dharana (concentrazione), dhyana (meditazione) e samadhi (assorbimento), fornisce un quadro filosofico e pratico che è alla base di molte scuole di yoga, incluso il Kriya Yoga.

Il concetto di Karma è centrale sia per il Kriya Yoga che per l’Induismo. Entrambe le tradizioni riconoscono la legge di causa ed effetto e mirano alla liberazione dal ciclo del karma attraverso azioni consapevoli e pratiche spirituali. Il Kriya Yoga insegna che attraverso la pratica diligente delle sue tecniche, un individuo può gradualmente liberarsi dalle catene del karma e raggiungere la liberazione.

Il Kriya Yoga di Babaji è anche associato a importanti divinità indù. Babaji Nagaraj è considerato da alcuni un avatar di Muruga, una divinità popolare nel sud dell’India e nello Sri Lanka. Inoltre, la tradizione del Kriya Yoga è collegata a figure come Krishna e Shiva, che sono venerate come divinità supreme in varie tradizioni indù.

L’obiettivo di Moksha, o liberazione, è un altro punto di convergenza tra il Kriya Yoga di Babaji e l’Induismo. Il fine ultimo della pratica del Kriya Yoga è spesso descritto come la realizzazione del Sé e l’unione con l’Infinito, che si allinea strettamente con il concetto indù di Moksha come liberazione dal ciclo delle rinascite e unione con Brahman.

Infine, il Kriya Yoga di Babaji segue la tradizionale relazione Guru-discepolo per la trasmissione dei suoi insegnamenti e delle sue tecniche. L’apprendimento del Kriya Yoga avviene tipicamente attraverso l’iniziazione (diksha) e la guida di un guru qualificato, una pratica profondamente radicata nella tradizione spirituale indiana, in cui la guida di un maestro è considerata essenziale per il progresso spirituale.