Articolo 4 di 8 – Divergenze tra il Kriya Yoga di Babaji e l’Induismo

Le Divergenze tra il Kriya Yoga di Babaji e l’Induismo

Nonostante i molteplici punti di contatto, il Kriya Yoga di Babaji presenta anche diverse divergenze significative dalle tradizioni indù che lo distinguono. Una delle differenze più notevoli è la sua natura non settaria e l’enfasi sull’universalità. Il Kriya Yoga di Babaji è spesso presentato come una pratica spirituale che trascende i confini religiosi, accogliendo praticanti di tutte le fedi e non richiedendo l’adesione a un particolare sistema di credenze religiose, a differenza della natura spesso settaria e delle specifiche affiliazioni teologiche che caratterizzano le varie tradizioni indù. Questa enfasi sull’universalità potrebbe essere percepita come una deviazione dall’Induismo, che è una famiglia di religioni con diverse denominazioni e scuole di pensiero, ognuna con le proprie specifiche divinità e pratiche.

Il Kriya Yoga pone anche una forte enfasi sull’esperienza diretta e personale della Verità o del Divino attraverso la pratica, piuttosto che sulla mera adozione di credenze dogmatiche o sull’adesione a rituali esterni. Sebbene l’Induismo comprenda anche tradizioni mistiche ed esperienziali, alcune sue forme possono dare maggiore importanza ai dogmi scritturali, alle credenze tradizionali e alle pratiche rituali. L’enfasi del Kriya Yoga sull’esperienza interiore potrebbe avvicinarlo a tradizioni mistiche e gnostiche che spesso trascendono i confini religiosi convenzionali.

Mentre l’Induismo comprende varie scuole di Yoga e tradizioni Tantriche, la specifica sintesi di Yoga e Tantra con influenze della tradizione Siddha operata dal Kriya Yoga di Babaji potrebbe rappresentare una divergenza dalle forme più convenzionali di Induismo. La tradizione dei Siddha Tamil, che ha influenzato Babaji Nagaraj, ha una storia di enfasi sull’esperienza diretta, sui poteri occulti (siddhi) e su una visione a volte critica delle pratiche religiose istituzionali, aspetti che potrebbero distinguere il Kriya Yoga da alcune correnti principali dell’Induismo.

Il Kriya Yoga di Babaji, specialmente nella linea di Yogi Ramaiah, offre un sistema elaborato di 144 tecniche o “kriya”, che vanno oltre le pratiche yoga di base che si trovano comunemente nell’Induismo e che richiedono un’iniziazione progressiva sotto la guida di un maestro qualificato. Questa specificità e ampiezza di tecniche potrebbero non essere caratteristiche di tutte le scuole di yoga o tradizioni spirituali all’interno dell’Induismo.

Sebbene il Kriya Yoga rispetti le scritture indù e tragga ispirazione da esse, la sua enfasi primaria è sul lignaggio spirituale che risale a Babaji Nagaraj e Mahavatar Babaji, che sono venerati come figure centrali e Guru supremi della tradizione. Questa focalizzazione su un lignaggio specifico e su figure che potrebbero essere meno conosciute al di fuori del contesto del Kriya Yoga potrebbe rappresentare una differenza rispetto all’ampio panorama di guru e lignaggi all’interno dell’Induismo.

La tradizione dei Siddha, che ha avuto un’influenza significativa su Babaji Nagaraj, criticava spesso aspetti della religione istituzionale come i templi, l’idolatria, il ritualismo e il sistema delle caste, che sono parte integrante di molte pratiche indù. Questa prospettiva critica potrebbe rappresentare una significativa divergenza filosofica e pratica tra il Kriya Yoga e alcune correnti principali dell’Induismo.

Infine, la versione del Kriya Yoga diffusa da Paramahansa Yogananda in Occidente ha subito semplificazioni e adattamenti per renderla più accessibile a un pubblico occidentale, come l’eliminazione di alcune posizioni fisiche e una maggiore enfasi su specifiche tecniche di meditazione. Queste modifiche potrebbero aver introdotto ulteriori differenze tra il Kriya Yoga come praticato in Occidente e le forme più tradizionali di yoga e spiritualità indiana.