Il Kriya Yoga di Babaji e il Buddismo: Punti di ContattoNonostante le sue radici indù, il Kriya Yoga di Babaji presenta diverse affinità con il Buddismo, specialmente per quanto riguarda la sua enfasi sull’esperienza diretta, le tecniche di meditazione e la sua natura universalistica. Sia il Kriya Yoga che il Buddismo pongono una forte enfasi sull’esperienza diretta e personale della verità spirituale. Similmente agli insegnamenti del Buddha, che incoraggiano i seguaci a verificare la verità attraverso la propria esperienza piuttosto che accettare ciecamente i dogmi, il Kriya Yoga di Babaji sottolinea l’importanza della realizzazione interiore attraverso la pratica diligente delle sue tecniche. Questa enfasi sull’esperienza personale come mezzo primario per raggiungere la comprensione spirituale distingue entrambe le tradizioni da approcci basati esclusivamente sulla fede o sull’autorità scritturale.Entrambe le tradizioni pongono una forte enfasi sulle tecniche di meditazione come strumento fondamentale per la trasformazione spirituale. Il Kriya Yoga, con le sue specifiche tecniche di respirazione (pranayama), concentrazione e visualizzazione, trova un parallelo nell’importanza della meditazione Vipassana (consapevolezza) e Samatha (calma) nel Buddismo. L’attenzione al respiro, un elemento centrale in molte pratiche di Kriya Yoga, è anche un punto focale nella meditazione buddista, suggerendo un approccio psicofisiologico condiviso per calmare la mente e sviluppare l’intuizione.Sebbene il Kriya Yoga abbia radici nel Vedanta, che postula un Sé (Atman), l’enfasi sulla trascendenza dell’ego, sulla realizzazione della propria natura come coscienza pura e sulla dissoluzione delle identificazioni limitate potrebbe risuonare con il concetto buddista di Śūnyatā (vuoto) o Anatman (non-sé) come impermanenza dell’ego. L’idea di riconoscere la natura transitoria e illusoria dell’ego e di distaccarsi dalle sue pretese potrebbe rappresentare un punto di allineamento filosofico significativo tra le due tradizioni.La natura non settaria e universalistica del Kriya Yoga di Babaji è un’altra affinità con il Buddismo. Il Kriya Yoga si dichiara aperto a praticanti di tutte le fedi e interessato all’esperienza spirituale diretta piuttosto che all’adesione a dogmi specifici. Questo approccio inclusivo è simile all’atteggiamento universale del Buddismo, che non richiede la conversione o l’accettazione di un particolare sistema di credenze teistiche per intraprendere il percorso spirituale.Infine, sia il Kriya Yoga che il Buddismo sottolineano l’importanza dei principi etici come base per la crescita spirituale. L’autodisciplina, la condotta etica e la coltivazione di qualità come la compassione e la non violenza sono valori centrali in entrambe le tradizioni. Sebbene le specifiche regole etiche e la loro base filosofica possano differire, l’enfasi su una condotta retta come prerequisito per il progresso spirituale è un valore condiviso.
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