Introduzione e Origini del Kriya Yoga di Babaji

Articolo 1 di 8 sul Kkriya Yoga: origini tra induismo e buddismo

Le Origini e il Lignaggio del Kriya Yoga di Babaji

Il Kriya Yoga di Babaji affonda le sue radici in una sintesi unica dello Yoga Siddhantham, un insegnamento che deriva dagli Yoga Siddha. Questa sintesi fu creata da Babaji Nagaraj, a partire dagli insegnamenti che apprese dal suo primo guru Siddha, Boganathar, a Katirgama, nello Sri Lanka, intorno al 215 d.C. Successivamente, Babaji Nagaraj continuò la sua formazione spirituale sotto la guida di Agastyar a Courtrallam, nel Tamil Nadu. Questa tradizione sincretica unisce elementi dello Yoga Classico, come codificato negli Yoga Sutra di Patanjali, e principi del Tantra, come si trovano nel Tirumandiram scritto dal Siddhar Tamil Tirumular. Questa origine composita suggerisce che il Kriya Yoga di Babaji non è una tradizione monolitica, ma piuttosto una confluenza di diverse correnti spirituali indiane, indicando una tendenza all’inclusività fin dalla sua stessa creazione.

Un ruolo cruciale nella storia del Kriya Yoga è attribuito a Mahavatar Babaji, una figura leggendaria rivelata al mondo moderno da Paramahansa Yogananda nella sua acclamata “Autobiografia di uno Yogi”. Mahavatar Babaji è considerato uno yogi immortale che riattualizzò le antiche tecniche del Kriya Yoga nel 1861 e iniziò a questo sistema il suo discepolo Lahiri Mahasaya. Descritto come un grande Siddha che ha trasceso le comuni limitazioni umane, Mahavatar Babaji lavora silenziosamente, dietro le quinte, per promuovere l’evoluzione spirituale dell’intera umanità. La relazione precisa tra Mahavatar Babaji e Babaji Nagaraj rimane avvolta nel mistero, con diverse interpretazioni che coesistono all’interno della tradizione del Kriya Yoga.

La diffusione del Kriya Yoga al pubblico più ampio iniziò con Lahiri Mahasaya, che per la prima volta rese accessibili queste antiche tecniche a persone di ogni ceto sociale, a differenza della precedente restrizione a pochi asceti. Successivamente, fu Paramahansa Yogananda a portare il Kriya Yoga in Occidente, introducendolo a un vasto pubblico globale attraverso la pubblicazione della sua “Autobiografia di uno Yogi” nel 1946 e la fondazione della Self-Realization Fellowship (SRF) nel 1920. La diffusione del Kriya Yoga in Occidente ha inevitabilmente portato a interpretazioni e adattamenti che potrebbero aver enfatizzato alcuni aspetti specifici della pratica e della filosofia, influenzando potenzialmente la sua relazione percepita con le tradizioni indù e buddiste.

Oltre alla linea di discendenza di Yogananda, esistono altre importanti scuole di Kriya Yoga. Yogi S.A.A. Ramaiah, ad esempio, ricevette l’iniziazione a 144 Kriya direttamente da Babaji nel 1954 e successivamente fondò l’International Babaji Kriya Yoga Sangam per diffondere questi insegnamenti. Marshall Govindan Satchidananda, un discepolo di Yogi Ramaiah, fondò Babaji’s Kriya Yoga Order of Acharyas nel 1986 con l’obiettivo di creare un nucleo di insegnanti qualificati per la disseminazione globale del Kriya Yoga di Babaji. L’esistenza di queste diverse linee di discendenza, ciascuna con un numero variabile di tecniche e una potenziale enfasi differente su aspetti filosofici specifici, suggerisce che il Kriya Yoga di Babaji non è una pratica monolitica, ma piuttosto un insieme di insegnamenti e tecniche che sono stati tramandati e interpretati in modi diversi nel corso del tempo.